La cessione del quinto e la delega di pagamento, quali sono le differenze?
Hai appena fatto una cessione del quinto, ma i soldi non ti sono bastati... come fare?
A volte piove sul bagnato... nonostante cerchi di essere estremamente attento agli impegni finanziari, può succedere che ci siano delle spese impreviste da sostenere.
L'auto che si rompe, la caldaia che non funziona più, il matrimonio di un figlio, una bolletta che non puoi pagare ecc..
Hai già una cessione del quinto perchè hai avuto degli disguidi con la banca che ti ha segnalato come cattivo pagatore e non puoi più accedere ai prestiti personali "classici", ma ora cosa puoi fare?
Si può fare una altra cessione del quinto per risolvere la situazione?
E' possibile avere una seconda cessione del quinto?
Le banche e le finanziarie concedono finanziamenti solo se ritengono che l'operazione abbia dei rischi per loro sostenibili in relazione al guadagno che ne avranno.
Il tasso di interesse è il costo del rischio sostenuto, ma, in caso di segnalazioni negative nelle banche dati (ad esempio CRIF, CTC, EPERIAN, ecc) nessuna banca o finanziaria ti concederà il prestito...a meno che non si faccia una cessione del quinto nel quale, per come è concepito questo tipo di prestito, la rata viene addebitata prima che tu prenda lo stipendio o la pensione e quindi con un rischio basso per chi deve approvare il finanziamento.
In pratica, anche se la tua storia creditizia è stata costellata da peccati più o meno veniali, con questo tipo di prestito la banca ha la sicurezza che tu pagherai la rata perchè questa ti viene addebitata in automatico dalla busta paga o dalla pensione.
Ma se hai già una cessione del quinto e non puoi avere un prestito personale con addebito sul conto corrente, come puoi fare se hai bisogno di altra liquidità?
La delegazione di pagamento: cos'è?
Quando hai già una cessione del quinto puoi valutare se puoi ottenere la seconda cessione del quinto che è la delegazione di pagamento.
La delegazione di pagamento, anche se regolata da una legge diversa da quella della cessione, ha un funzionamento molto simile:
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la rata non può superare il 20% del tuo stipendio netto (il quinto);
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puoi scegliere durate fino a 120 mesi;
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puoi ottenere anche importi elevati con una rata bassa;
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puoi avere il prestito anche se hai altri prestiti e anche se sei un cattivo pagatore o se hai delle segnalazioni in banca dati;
ma ci sono delle differenze importanti:
- mentre la cessione del quinto è un diritto del dipendente, la delega è facoltativa per il datore di lavoro: il datore di lavoro può negarti di poter accedere a questo tipo di prestito senza neanche darti delle motivazioni;
- se sei un dipendente di una ditta privata, non è detto che tu possa accedere a questo tipo di prestito anche se la tua ditta lo autorizzerebbe: la garanzia del prestito con delega è la liquidazione (il TFR). Può succedere che tu non abbia sufficiente TFR per garantire sia la cessione (che ha la precedenza) che la delega.
- non tutte le banche valutano di buon grado la delegazione di pagamento o la valutano con parametri molto più restrittivi rispetto la cessione;
- facendo la delegazione di pagamento potresti impegnare il tuo reddito fino al 40% dello stipendio: non tutte le banche accettano che tu impegni eccessivamente il tuo reddito perchè potrebbe metterti in difficoltà se hai altri impegni da sostenere.
Quindi, nel valutare la delega di pagamento sullo stipendio, devi tenere conto di due aspetti importanti:
- se puoi ottenerla oppure no;
- se questo nuovo impegno sarà la soluzione dei tuoi problemi o l'inizio del tuo incubo.
La delegazione di pagamento: soluzione del problema o inizio dell'incubo?
Questo è il punto chiave:
capita, purtroppo, che un nuovo impegno finanziario ti possa mettere in difficoltà e che tale impegno sia stato il frutto di una consulenza errata che non tiene conto in maniera attenta delle tue caratteristiche.
Può essere che tu abbia fatto in passato il passo più lungo della gamba e che alcune scelte errate ti abbiano messo in difficoltà, con la conseguenza di diventare insolvente o cattivo pagatore.
Il ruolo di un consulente competente non è solo quello di trovarti la banca che possa darti il prestito, ma anche quello di verificare, insieme a te, se il nuovo impegno che vai a contrarre si integra in maniera corretta nella tua struttura di spesa e che sia sostenibile nel lungo periodo.
Questo studio può essere fatto solo in seguito ad una analisi approfondita delle tue entrate e dei tuoi impegni e spese e deve essere orientato a prevedere se la nuova rata può compromettere il tuo tenore di vita.
A volte le situazioni debitorie possono essere davvero complesse: tra cessioni, deleghe di pagamento, pignoramenti, alimenti, prestiti, affitti, mutui ecc. ecc. può essere molto complesso trovare il bandolo della matassa.
Indubbiamente si può dire che il ruolo del consulente dei prestiti è diventato fondamentale sia per risolvere le situazioni complesse, ma anche quando è necessario valutare se un nuovo prestito non comprometta il tuo tenore di vita in caso di imprevisti.
Come evitare che la tua vita diventi un incubo? Rivolgersi solo a consulenti esperti
Non sottovalutare l'impatto che può avere un nuovo prestito sulla tua vita, soprattutto se hai altri impegni finanziari.
E' sempre opportuno fare un esame accurato della tua situazione finanziaria attuale e valutare se e fino a che importo puoi impegnarti ulteriormente.
Oltre a questo sarà necessario valutare le varie offerte delle varie Banche per vedere se l'operazione ottimale per te è anche attuabile nel concreto.
Contattaci se vuoi approfondire questo argomento e se vuoi essere seguito nelle tue scelte da uno dei nostri consulenti esperti.

Autore : Max Pinzuti
mail: info@1prestito.it
Aiuto le persone a realizzare i propri sogni.
Specialista nel settore dei prestiti personali e prestiti con cessione del quinto dal '99.
Collaboratore di Credipass Società di Mediazione Creditizia, albo OAM M12
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