Tredicesima, quattordicesima e Tfr possono essere oggetto di pignoramento?
La risposta SI, è possibile il pignoramento della tredicesima :
- fino al massimo del quinto dello stipendio se si tratta di creditore privato;
- fino al massimo di un decimo dello stipendio per buste paga fino a 2.500 euro se il creditore è Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia per intendersi)
- fino al massimo di un settimo dello stipendio per le buste paga fino a 5.000 euro sempre nel caso in cui il creditore sia Agenzia Entrate Riscossione.
I lavoratori dipendenti hanno uno svantaggio che è quello che i creditori possono individuare facilmente se il debitore è titolare di un rapporto subordinato (cioè se è dipendente) , possono individuare la fonte di questo reddito e, quindi, procedere immediatamente con il pignoramento (detto pignoramento presso terzi).
La legge, però, definisce dei limiti
La legge, però, definisce dei limiti a questi importi pignorati dalla busta paga.
Tutti i redditi da lavoro dipendente sono pignorabili ma fino ad un massimo di un quinto dello stipendio.
Quindi solo il 20% dello stipendio può essere pignorato e cioè solo nel massimo del 20% dello stipendio il datore di lavoro è tenuto a trattenere lo stipendio per versarlo al creditore.
Questi limiti sono ancora più stretti nel caso il creditore sia Agenzia Entrate Riscossione:
- per stipendi fino a 2.500 euro, il pignoramento è di massimo 1/10 (10% dello stipendio);
- per stipendi da 2.501 euro a 5.000 euro, il pignoramento è di massimo 1/7 (14% circa dello stipendio);
- per gli stipendi da 5.001 euro a salire, il pignoramento è di massimo 1/5 (20% dello stipendio).
Queste regole valgono per qualsiasi credito derivante da un rapporto di lavoro subordinato.
Questo vuol dire che questi limiti valgono sia nel caso dello stipendio mensile “normale”, sia nel caso della tredicesima, della quattordicesima e del Tfr.
Quindi la tredicesima, la quattordicesima e il TFR possono essere pignorati.
Attenzione perchè il pignoramento può avvenire anche sul conto corrente in cui il lavoratore dipendente deposita lo stipendio e, in questo caso, il pignoramento segue queste regole:
- per le somme già depositate sul conto all’atto della notifica del pignoramento, queste possono essere pignorate solo per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale (1.345,56 euro); quindi se sul conto ci sono 2.500 euro si può pignorare solo la differenza tra 1.345,56 euro e 2.500 e questa somma viene completamente consegnata dalla banca al creditore che ha promosso il pignoramento;
- per le somme che, dopo il pignoramento, verranno pagate dall’azienda per lo stipendio (quindi anche tredicesima e quattordicesima) queste possono essere pignorate fino ad un massimo del quinto.
Come posso evitare il pignoramento dello stipendio ?
Naturalmente la presenza di una somma da pignorare indica che c'è stato un momento di difficoltà dove il debitore non ha potuto onorare i suoi impegni e il creditore ha potuto sfruttare la legge promuovendo il pignoramento del reddito fisso proveniente da un rapporto di lavoro dipendente.
Purtroppo i momenti difficili possono capitare e ognuno di noi fa quello che può in base alle conoscenze e agli strumenti che ha a disposizione in quel momento.
Il pignoramento dello stipendio non è mai una situazione piacevole, sia per il dipendente, sia per il datore di lavoro.
Ad esempo, se tu avessi la necessità di avere anche solo un piccolo fido in banca, presentare una busta con l'indicazione di un addebito per un pignoramento, può essere motivo di imbarazzo, oltre al fatto che la banca potrebbe considerare questo dato come elemento negativo.
Inoltre, purtroppo, mi è capitato di frequente di vedere delle buste con anche più di un pignoramento oppure di vedere dei pignoramenti con altri pignoramenti in coda.
Si può sicuramente dire è preferibile che nella busta paga sia presente l'indicazione di una trattenuta volontaria invece di un pignoramento ricevuto e subito.
Questa è la soluzione: tramutare il pignoramento (o i pignoramenti) in una trattenuta volontaria fatta tramite la cessione del quinto, definendo quindi una rata fissa che va bene a te, per la durata che preferisci , e non intaccando tredicesima e quattordicesima.
C'è un ulteriore vantaggio: chiedendo il conteggio per la chiusura del pignoramento spesso si riesce ad ottenere una scontistica attraverso la formula del saldo e stralcio, cioè i creditori, spesso, preferiscono avere subito una somma sicura , anche se inferiore, invece di aspettare anni prima di vedere saldato il debito, tra l'altro con il rischio che il debitore perda anche il lavoro e non riesca più a pagare.
Chiamaci senza indugio per analizzare la tua situazione e per vedere quale soluzione è la più adatta nel tuo caso.
Autore: Max Pinzuti
mail: info@1prestito.it
Specialista nel settore dei prestiti personali e prestiti con cessione del quinto dal '99.
Operando con oltre 20 istituti bancari e avendo una esperienza di oltre 20 anni, farò tutto il possibile per aiutarti a realizzare i tuoi progetti.
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se ho un pignoramento de quinto dello stipendio es. 950€ mensili influisce sulle mie mansioni pensione e tredicesima come dipendente statale?
Grazie